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In Italia si parla del Venezuela di Chavez

Di Barbara Bessone

.4.03.05 | Sperare di vedere parlare sui canali di televisione pubblici e privati italiani della grave crisi venezuelana e della figura controversa di Chavez, è quasi un’utopia. La scorsa settimana, però, PLANET, nel programma Planet 430 ha dedicato una puntata sul tema e in maniera equa ha invitato tre ospiti a favore di Chavez, l’On Mantovani di Rifondazione Comunista, il giornalista Sullo Direttore di “Carta” e Cristiano Barbarossa documentarista vissuto in Venezuela, e tre invece che sono critici verso il presidente venezuelano, l’On. Ignazio Vacca dei DS, il giornalista Massimiliano Lenzi de Il Foglio e Miriam Natale di Redvenezuela e italovenezuelana.

Dopo aver visto il programma ho capito che riuscire a far comprendere la complessa situazione che si è creata in Venezuela ad un pubblico completamente disinformato è un'impresa molto ardua e più ancora quando ci si trova davanti ad una moderatrice che dimostra lei stessa poche conoscenze sul tema e fa interventi decisamente fuori luogo come è stato il caso della moderatrice che ha condotto il dibattito. Non so se attribuire questo ad una profonda ignoranza sul tema trattato o ad una tendenza politica ben precisa ma propendo per la seconda motivazione soprattutto quando la signora osa confrontare Chavez con Berlusconi, confronto frequente che ricorre quando si parla con persone della sinistra radicale italiana.

Non che io voglia difendere Berlusconi ma il paragone proprio non calza. Infatti, quando l'Onorevole Vacca stava descrivendo il sistema clientelare del governo Chavez. Come giustamente ha chiarito l'Onorevole dei DS, che non sta al governo bensì all'opposizione: “gestire gli introiti dello Stato attraverso il partito senza invece passare attraverso il bilancio dello Stato accade in Venezuela ma non in Italia”.

Se poi teniamo conto che, quando gli oppositori a Chavez devono partecipare a dibattiti nei quali si devono confrontare con politici italiani come l'Onorevole Mantovani di Rifondazione Comunista allora il compito diventa ancora più arduo ma non perchè Mantovani difenda il suo punto di vista con forti motivazioni serie e fondate bensì semplicemente perchè è una persona che non rispetta il suo antagonista e non è capace di moderare gli insulti.

Questo signore si è permesso di dire nel programma che : "i venezuelani ricchi sono ASSASSINI", frase contestata dai suoi stessi compagni di banco nella trasmissione. Ma come si può ragionare con persone che dimostrano chiaramente che non c'è nessuna possibilità di dialogo? Con quali fondamenta può Mantovani fare affermazioni di questa gravità? Ammiro la compostezza delle persone presenti in studio perchè ritengo che le parole di Mantovani siano state veramente deprecabili anche se poi in fondo dimostrano le caratteristiche della maggior parte della gente che appoggia Chavez in Italia. Gente della sinistra radicale che pur di difendere un'ideologia chiude gli occhi davanti a lla realtà. Preferisco Agnoletto che, anche se non è santo di mia devozione, ammette che ci sono cose di Chavez che lo lasciano perplesso. Almeno lui osa esprimere dei dubbi.

Anche Mantovani come la moderatrice non si è trattenuto dal paragonare Chavez a Berlusconi. infatti quando si parlava della mancanza di dipendenza dei poteri in Venezuela, dove il governo ha preso il potere del Parlamento facendo approvare da una maggioranza semplice leggi per le quali era costituzionalmente necessaria una maggioranza di "due terzi ", Mantovani ha detto che nell'Italia di Berlusconi "accade la stessa cosa".

Mi domando: cosa ne pensa Berlusconi di questo confronto che si fa tra lui e Chavez? Forse il Presidente Berlusconi farà bene a tener conto di queste cose che si dicono sul suo conto. Soprattutto ora che Chavez verrà in Italia potremo vedere se quello che si afferma tra le file della sinistra radicale italiana è vero.

Ma gli insulti e le menzogne di Mantovani non si fermano qui.

Parlando di PDVSA, la compagnia petrolifera dello Stato venezuelano, ha detto che: “fino a poco tempo fa i soldi del petrolio venezuelano non li vedeva nessun cittadino”.

La domanda sorge spontanea: perchè adesso li vedono?

La povertà è aumentata, così pure la disoccupazione, gli ospedali cadono a pezzi, il paese non riceve manutenzione di nessun genere e questo vorrebbe dire usare i soldi per il popolo? Dopo sei anni di governo Chavez non sarebbe ora di vedere i grandi cambiamenti a favore dei poveri? Soprattutto se pensiamo a quanto è salito il prezzo del petrolio in questi anni e quante entrate ha avuto il governo venezuelano. Inoltre, Onorevole Mantovani, è inutile che si voglia far credere che prima il petrolio era in mano a pochi, il petrolio venezuelano è da 30 anni che è del governo e in Venezuela non esistono petrolieri, l’unico petroliere è lo Stato Venezuelano, è ora che si smetta di dare un'immagine falsa della realtà.

Certo è utile che in Italia si parli del Venezuela, è necessario che si facciano questi dibattiti perchè non è vero che il Venezuela è geograficamente un problema degli Stati Uniti, in Venezuela c'è una notevole popolazione di origine italiana ed europea in genere ed è per questo che il Venezuela è anche un problema italiano ed europeo.

Speriamo che quando il governo italiano riceverà il Presidente Chavez tenga conto di tutto questo e quando firmerà accordi economici dovrà tener presente che avrà a che fare con una persona che non rispetta nemmeno il proprio popolo, figuriamoci gli altri.



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